L'ALBERO DEL MONDO SI RIPENSA E RIPARTE:
NASCE IL
CENTRO STUDI ALBERO DEL MONDO
Tutto cambia, e anche il nostro progetto non si sottrae a questa legge.
Tra le priorità dell'Albero del Mondo, alla sua fondazione, c'erano l'esigenza,
la volontà, il tentativo di fare da "cinghia di trasmissione" tra gruppi e/o
singoli appartenenti all'ambiente neopagano che, nel lontano 1999,
anno di costituzione dell'Associazione Culturale Albero del Mondo,
conducevano un'esistenza solitaria, quasi come monadi prive di reali
possibilità di connettersi con realtà contigue alla propria sensibilità.
Questa fase è, a nostro avviso, definitivamente conclusa.
Non ci interessa in questa sede tracciare un bilancio positivo o negativo,
semplicemente questa tappa è conclusa.
Sentiamo la necessità di concentrarci ormai in altre direzioni, verso altre
strategie.
E, così facendo, l'Albero del Mondo si trasforma in un centro studi. Per l'appunto,
Centro Studi Albero del Mondo.
Insomma si riparte dopo aver ripensato se stessi.
Punto di riferimento culturale e cultuale resterà sempre e soltanto l'ambito
indo-europeo.
In primis quello che è proprio all'Europa.
In ciò, si dica senza polemica, differiamo da approcci o da tentazioni newagiste,
che, mescolando tradizioni cultuali e culturali di popoli lontano tra loro
(per origini, storia e visione del mondo), più che indicare una spiritualità
intimamente connessa al proprio essere ontologico e riconnettersi alla natura che è
loro propria, rischiano di alimentare la frenetica confusione che è propria dei
nostri giorni, il cui effetto sembra essere quello di una quotidianità priva di una
reale connessione col divino.
Approcci che, pur non volendo giudicare, riteniamo non appartenere al nostro sentire.
Interesse primario sarà sottolineare l'unità spirituale dei popoli europei e come
essi percepissero se stessi sia nei culti che nella tradizione culturale.
Insomma rami dello stesso albero, affluenti dello stesso imponente fiume.
Da questo punto di vista rigettiamo ogni artificiosa frattura all'interno del mondo
spirituale indo-europeo in Europa, tra mediterraneità e nordicità, tra mondo latino
e mondo germanico, e tra quest'ultimo ed il mondo slavo.
Dunque né mescolanze indebite né divisioni artate.
L'Albero del Mondo ha teso, tende, e tenderà ad una visione unitaria della religio
indo-europea e a quelle sue peculiarità che la distinsero da altre religioni
politeiste.
A PLURIBUS UNUM
Il Centro Studi Albero del Mondo mantiene sempre la propria caratteristica di
dialogo con il resto del mondo neopagano e con tutti coloro che abbiano una
sensibilità verso la spiritualità indo-europea. La chiusura, il non-dialogo con
altre realtà, resta a nostro avviso elemento castrante che rischia di sterilizzare
il nostro ambiente. Il Paganesimo fu sempre estraneo al settarismo catacombale. E proprio seguendo queste orme riteniamo che il dialogare sia elemento essenziale per la propria crescita.
Sia ben chiaro: noi non crediamo di rappresentare nessuno e tantomeno una verità.
E, come tutti, non siamo esenti da errori.
UN NUOVO INZIO
Da statuto l'Albero del Mondo ha sempre incluso tra le sue priorità l'impegno
culturale "militante" ed è su questo punto che intendiamo concentrarci ancora di più.
L'approfondimento, la diffusione di argomenti, la storia delle religioni e qualsiasi
altro
ambito di studio informi il nostro sentire religioso, nonché la proposta di idee e
di progetti inerenti la paganità indo-europea, saranno la nostra prassi. Non
mancherà inoltre l'attenzione per la cultura neopagana: letteratura, musica,
cinema e quant'altro.
In quest'ottica accetteremo il contributo di quanti, in sintonia con noi, vogliano
darlo.
In ultimo ci preme sottolineare due concetti.
Il primo. L'erudizione non è esaustiva ad un vero sentire pagano e quest'ultimo
riflette necessariamente la natura di ciascuno.
Il Secondo. La Paganità va vissuta quotidianamente e nei luoghi in cui la vita pulsa,
quindi in un cosciente contatto con "il mondo naturale".
Ci piace concludere la premessa a questo nuovo ciclo riportando una frase che
Thordenfjell utilizzò a conclusione dell'introduzione del n° 1 della 'Zine l'Albero
del Mondo' nel 1999: "L'avventura sta per iniziare. I folli, i sognatori, i guerrieri,
i bardi si preparino… gli altri rimangano alla finestra."
I coordinatori
Gatto Nero, Mircea, Thordenfjell
Centro Studi Albero del Mondo
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LA NOSTRA AZIONE
Benvenuto viandante!
L'Albero del Mondo nasce nel mese di settembre del 1999
per iniziativa di tre amanti dell'antica tradizione pagana
europea.
Il centro studi Albero del Mondo è stato costituito con la finalità di
promuovere e diffondere i valori spirituali e le idee proprie delle antiche forme
di religiosità europea che avevano nel panteismo e nell'immanentismo il fulcro del
loro essere.
Esso vuole essere un canale privilegiato di comunicazione e scambio culturale tra
tutti coloro che dimostrino la loro adesione ai postulati fondamentali del
panteismo e del neo-paganesimo indo-europeo.
Riteniamo che la mancanza di dialogo e di coordinazione sia la pecca più grande
del neo-paganesimo italiano.
Prioritario è il premettere che la nostra associazione non entra in merito
agli aspetti della pratica cultuale che vengono assolutamente lasciati alla
libertà dei singoli soggetti.
L'Albero del Mondo vede nella sacra inviolabilità e
libertà dell'individuo la realizzazione dei valori tradizionali che si è impegnata
a difendere e diffondere.
Il centro studi - inoltre - rigetta l'uso politico delle questioni di cultura
religiosa ed ogni strumentalizzazione relativa. L'ambito politico appartiene
alla sfera individuale di ognuno e non deve interferire con il lavoro
del centro studi.
Gli strumenti di diffusione delle nostre idee saranno costituiti da tutti i mezzi
a nostra disposizione e prevedono: interventi sulla stampa, siti web,
newsletters, organizzazione di conferenze.
Le nostre idee sono - nel resto del mondo - in travolgente diffusione.
Pensiamo sia arrivato il momento di uscire allo scoperto anche in Italia.
I coordinatori
Gatto Nero, Mircea, Thordenfjell
Centro Studi Albero del Mondo
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